Le bitmap sono "immagine digitali" costituite da un insieme di dati che specificano il colore dei singoli punti dello schermo. In pratica, tutto si basa su un elementino fondamentale piccolissimo chiamato pixel. Il pixel è un elemento fisico del display programmabile in modo indipendente. In pratica, ogni display è composto da un numero elevatissimo di pixel che danno vita ad una specie di enorme matrice. Un'immagine bitmap contiene dunque tutte le informazioni necessarie a specificare il colore dei singoli pixel che danno vita ad un'immagine.
immagine bitmap (il nostro logo)
Differenze tra bitmap e vettoriale
Le immagini bitmap, sono costituite da pixel inseriti all’interno di aree specifiche, per questo quando si ingrandisce un'immagine bitmap si nota una “sgranatura”, cioè una perdita di qualità, questo perchè i pixel che formano le immagini bitmap sono fissati su una griglia di dimensioni fisse. Le immagini vettoriali invece sono formate da linee e curve (ovvero vettori) caratterizzati da posizione e colore. Per questo un'immagine vettoriale ridimensionata non perde mai in definizione.
Tecniche e formati di compressione di un'immagine bitmap
Esistono molti formati di file grafici con cui possono essere salvate delle immagini. Ma prima di vedere quali sono, vediamo di capire un pò meglio, cosa sono i formati grafici. Essi rappresentano regole di immagazzinamento delle informazioni contenute nei files. Molti dei quali si avvalgono di algoritmi di compressione, ovvero strumenti matematici in grado di ridurre notevolmente le dimensioni del file a volte anche a scapito della qualità.
I formati disponibili sono moltissimi, i più diffusi, quelli di cui parleremo più dettagliatamente sono:
- bmp;
- gif;
- jpeg;
- tif;
- png.
Molti altri invece stanno cadendo in disuso poichè obsoleti.
Il formato bmp
L'estensione bmp è utilizzata per mostrare immagini bitmap su sistemi operativi Microsoft Windows e OS/2 (una famiglia di sistemi operativi svilupati da IBM). Introdotta nel 1990 congiuntamente al rivoluzonario Windows 3.0, la bmp non utilizza compressione, ed è quindi un formato senza perdita di informazioni. Sono ovviamente visualizzabili anche sui sistemi operativi Mac OS X e Linux che integrano apposite librerie. Il bitmap è un formato molto semplice da gestire ma hanno anche lo svantaggio di occupare molto spazio su disco.
Il formato tif
Il formato tif (Tagged-Image File Format) è un formato grafico abbastanza datato ma ancora molto diffuso. Può utilizzare diversi tipi di compressione alcuni dei quali producono perdita di informazioni, altri senza. Il vantaggio di questo file è quello di gestire immagini di notevoli dimensioni e di essere visibile praticamente su tutti i sistemi operativi. Un unico file tif puà inoltre contenere più immagini, ovvero è multi-pagina.
Il formato jpeg
JPeg è la sigla di Joint Photographic Expert Group. E' questo un formato "lossy" ovvero con perdita di dati e quindi anche di qualità. Il suo algoritmo di compresione permette però un notevole risparmio di spazio su disco ed è per questo che il formato jpeg è molto diffuso sul web (le immagini di questo tipo vengono caricate più velocemente). E' molto utilizzato anche per la memorizzazione di foto anche se per questo scopo non è proprio il formato più indicato.